Secondo la tradizione, la chiesa fu fatta erigere da San Domenico Abate nel 1029 insieme ad un monastero benedettino; difatti l’Abbazia di San Domenico dipendeva da questa chiesa. Nel 1765, poichè l’edificio versava in uno stato di rovina ed incuria, fu demolito e ricostruito nel 1770 su progetto dell’architetto svizzero Cristoforo de Donatis.
La chiesa ha un’unica navata a cui si affiancano cappelle laterali. Alla grande cupola corrisponde esternamente un tiburio ottagonale. All’interno si possono ammirare, in quattro riquadri triangolari posti alla base della cupola, i dipinti dei quattro evangelisti realizzati nella seconda metà dell’800 dal pittore sorano Pietro Biancale. Nella chiesa si conservano una tela del 1770 del Cavicchia raffigurante San Bernardo di Chiaravalle, un quadro di Paolo Antonio Sperduti, rappresentante la Madonna col Bambino, San Silvestro Papa e San Domenico Abate; ed ancora, un tabernacolo marmoreo del Pecorella di scuola napoletana, su disegno dell’architetto De Donatis, quindi una formella in terracotta del 1700 raffigurante una Madonna Incoronata.
Nella chiesa di San Silvestro fu battezzato il famoso brigante sorano Chiavone.